
Ti vogliaMO così: le idee dei lettori per il futuro
10.06.2013 15:42
Expert System ha analizzato per noi i primi cento contributi dei modenesi per la città che verrà: priorità al centro storico, poi traffico, degrado e giovani
Expert System ha analizzato con la propria tecnologia semantica i primi 100 testi delle lettere dei cittadini che hanno aderito all’iniziativa Ti vogliaMO così lanciata dal nostro giornale sul sito internet per raccogliere i pareri dei modenesi sul futuro della città.
Usando un avanzato software in grado di comprendere automaticamente il significato di frasi e parole, Expert System, azienda leader mondiale in tecnologia semantica per la gestione delle informazioni, ha analizzato le 175 lettere inviate finora dai cittadini al quotidiano modenese. Tramite l’analisi linguistica sono quindi emersi i pensieri, le idee, le proposte più rilevanti dei cittadini per la Modena dei prossimi anni.
ANALISI GENERALE
Da una prima analisi generale, senza entrare nel merito delle singole lettere, emergono innanzitutto i sostantivi più citati. Si manifesta un interesse centrale per la città, per Modena, in generale per i cittadini e i modenesi: da questo si capisce subito che praticamente tutti i lettori che hanno partecipato hanno preso seriamente l’iniziativa e hanno colto l’opportunità di far sentire la propria voce su temi importanti e cari alla città
IL PRIMO PENSIERI
Il centro storico è davvero al “centro” delle idee dei lettori, che ne parlano molto spesso.
Altri concetti molto frequenti riguardano il tema dell’urbanistica e della viabilità: i lettori parlano di strada, zona, piazza, via, viale, parcheggio, area, quartiere, territorio, cavalcavia, tangenziale, periferia, autostrada. Poi riportano idee e commenti su diversi tipi di edifici, tra cui casa e abitazione, costruzione, palazzo, fabbricato, capannone. Molto sentita la questione del traffico: si ripetono spesso i concetti di auto, autobus, mezzi pubblici, macchine, camion. Rilevanti anche i termini che riguardano l’ambiente e uno stile di vita più salutare, all’insegna della natura: pista ciclabile, parco, bicicletta, pedonalizzazione, verde, albero e area verde. Nelle lettere si discute di negozi, locali, bar e ristoranti.
PIÙ DEGRADO CHE LAVORO
Argomenti più scottanti sono introdotti da sostantivi come degrado, problema, sicurezza, riqualificazione, paura, criminalità e delinquenza. Lavoro, scuola e famiglia sono concetti che si ritrovano nelle proposte dei lettori, ma non sono tra i temi più pressanti. Ricorrono sostantivi che sottolineano aspetti di progettazione ed esecuzione urbanistica: piano, progetto, iniziativa, risorsa, intervento, riqualificazione, ristrutturazione, che fanno pensare al nuovo Psc.
LARGO AI GIOVANI
Il pensiero va spesso ai giovani (meno ai bambini e ancora meno agli anziani) così come alla gente e alle persone in generale. Forse un po’ inaspettatamente, non risultano principali i concetti soldi, costo e tassa. Stessa situazione per alcuni concetti delicati come extracomunitario, straniero, clandestino, prostituta: se ne parla ma non troppo. Futuro compare nella lista dei sostantivi ma non è ai primi posti. Forse i lettori sono più concentrati a rimarcare problemi esistenti che a fare proposte costruttive per il futuro? È anche questo un sintomo della crisi.
La presenza di termini come turismo, turista, museo, monumento, storia, arte, mostra e cultura evidenziano l’attenzione verso l’argomento dell’accoglienza turistica e del patrimonio culturale della città. I lettori parlano anche di stazione e ferrovia, mercato, pulizia, estate, tradizione, ma senza particolare urgenza.
Diversi concetti relativi al tempo libero, come volontariato, sport, musica, spettacolo, divertimento, domenica e concerto lasciano lo spazio a temi più seri e ricorrenti.
Non mancano collettività, partecipazione, gruppo, mondo e paese, politica e amministratore, pur non apparendo in complesso tra le questioni prioritarie. Si evidenzia un po’ di interesse anche verso piccoli elementi urbanistici, tra cui cestino, marciapiedi, buca, panchina, illuminazione, fontana. Si riscontrano poi termini più astratti che richiamano impegno e disponibilità, come attenzione, bisogno, possibilità, idea, scelta, proposta, parere, occasione, esigenza, suggerimento, impressione.
Infine, tra i nomi propri, spiccano Ferrari e Pavarotti, i maggiori vanti modenesi che non potevano mancare.
VOLERE E POTERE
A parte i verbi ausiliari più comunemente utilizzati (essere, avere) si nota un grandissimo peso del verbo volere, che denota la precisa volontà dei lettori di esprimere chiaramente intenzioni, bisogni e desideri. Volere ricorre infatti circa tre volte tanto rispetto a potere e dovere, altri verbi che indicano rispettivamente possibilità e obblighi. Si riscontra anche un generale atteggiamento costruttivo e propositivo, evidenziato dal verbo fare, al quarto posto nella lista dei verbi. Seguono poi i verbi vedere, andare, venire, pensare, trovare, vivere e piacere, segnali comunque di dinamicità e attenzione. Emergono poi verbi più specifici, volti a sottolineare un cambiamento e in certi casi un miglioramento: valorizzare, rendere, avere bisogno, creare, bonificare, promuovere, investire, riqualificare, costruire, migliorare, incentivare, abbellire, realizzare, liberare, meritare, pubblicizzare, favorire, agevolare, rilanciare, animare.
OCCHIO AL PARCHEGGIO
Oltre a fare compaiono altri verbi concreti, tra cui dare, abitare, lavorare, pagare, usare, parcheggiare (consideriamo ad esempio che parcheggiare non compare nella lista dei primi cento verbi più usati nella lingua italiana), utilizzare, spendere, organizzare, consumare, multare e comprare. Sono abbastanza frequenti anche verbi di movimento, come girare, passare, tornare, stare, lasciare, percorrere, arrivare, raggiungere, attraversare.
Verbi che indicano particolari stati d’animo e preferenze sono piacere, sperare, amare, stare bene, preferire e aiutare, rispettare; spuntano anche verbi a connotazione più negativa, come morire, rubare, buttare, mancare, evitare, costringere, bloccare, perdere. Ecco, appunto: speriamo che Modena non si perda.
Andrea Melegari
vicepresidente Expert System
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